Torna The 100 dopo quasi un mese di pausa, mentre l’internet creava un vero proprio caso mediatico sulla morte di Lexa, smuovendo pure i vertici della serie, con Rothenberg che ha rilasciato più di una dichiarazione sul fattaccio. Ma questo non cambia le carte in tavola, nessuno viene risparmiato lo stesso, non viene dato spazio a compromessi nonostante tutto il putiferio nei social.
Con “Stealing Fire” salutiamo un altro personaggio storico della serie che si sacrifica per il bene comune dei suoi amici, mostrandoci ancora una volta che in The 100 ogni azione ha un peso enorme su tutti e che di gioie non ne vedremo mai.
Abbiamo due storie parallele che ormai sono sempre più vicine e con l’avanzare della stagione prima o poi si scontreranno, da un lato Arkadia sotto mano del tiranno Pike e la Polis dove si è scatenato un altro casino senza paragoni dopo la dipartita del Commander. La storia dell’anima del commander che in verità è una minuscola A.I. è stato un vero colpo da maestro degli autori, contando che è il motore principale che muove i fili della trama per la restante parte della storia. Clarke e Murphy devono fare in modo che Aden vinca il conclave in modo che Ontari non salga come nuovo commander vista la crudeltà della ragazza che porterebbe alla morte di tutta la popolazione di Clarke.
Ontari è un personaggio che ci darà grande soddisfazioni, sembra l’incarnazione della madre di Roan, impalata da Lexa nelle precedenti puntate, spietata nel raggiungere i suoi obbiettivi e lo dimostra senza problemi, trucidando e decapitando tutti i prescelti di Lexa. E da qui il titolo della puntata, il fuoco rubato è quello che Titus dopo vari ripensamenti da a Clarke per ritrovare Luna, l’ultima prescelta adatta a ricevere il fuoco sacro, per evitare che la Ice Nation devasti tutto quello che la circonda. Notevole il sacrificio di Titus alla fine, prima di morire dopo essersi tagliato la gola da sola dice solo “per Lexa”, distrutto dai rimorsi per quello che ha fatto, per aver ucciso per sbaglio il miglior commander che il popolo dei grounders abbia mai avuto, mentre Clarke parte verso un’altra avventura di vitale importanza per lei e il suo popolo e per Lexa.
Ad Arkadia le cose vanno di male in peggio. Pike deciso a condannare a morte Sinclair, Kane e Lincoln, mentre Bellamy si risveglia rendendosi conto che il suo comportamento è stato sbagliato, estremamente sbagliato. E il suo ripensamento arriva troppo tardi con Octavia che non si fida più giustamente e lo imprigiona con Indra, mentre lei cerca insieme agli infiltrati nel campo di sventare l’esecuzione dei tre. Anche Monty si da una svegliata, spinto dalla madre a stare dalla parte sbagliata, alla fine anche lui si ribella, riuscendo a far scappare tutti ma venendo preso in ostaggio da Pike che sicuramente scoprirà cosa ha fatto. Ma questo non basta a risolvere la faccenda, solo Lincoln dopo un ultimo momento con Octavia, decide di sedarla e farla scappare con Kane, mentre lui rimane indietro affrontando il suo destino e facendo quello che è meglio per il suo popolo, dimostrando di non avere mai dimenticato le sue origini. E’ stata un’uscita di scena suggestiva, con quel pizzico di sadismo a cui oramai ci siamo abituati, con Octavia che vive con i suoi occhi gli ultimi istanti della morte dell’amore della sua vita, che si accascia al suolo dopo un proiettile in testa da parte di Pike. E non oso immaginare la sua reazione a questo, a partire da Bellamy che involontariamente (e mica tanto) ha dato via alla condanna con le sue azioni. Stiamo certi che la vendetta arriverà e non sarà solo questo.
Questa stagione di The 100 continua così la sua corsa, facendo succedere cose, sterminando persone, sbattendosene pienamente della furia dei fan. Molti potrebbero definirlo puro sadismo, per me è coerenza su tutta la linea, perché nonostante le critiche, le minacce e le lamentele, The 100 continua a divertire, a suscitare sempre emozioni contrastanti tenendoci incollati allo schermo e io continuo a ringraziare gli autori per questa altalena di emozioni, tenendo le dita incrociate che si continui su questa via.
Osservazioni sparse
- Murphy è destinato a non uscire mai dai casini, per fare in modo che Clarke scappi con il fuoco rimane incastrato con Roan e Ontari a Polis. E non penso che gli sia dispiaciuto in fondo, tanto due occhiate a Ontari completamente nuda che usciva dalla vasca gliele ha buttate, almeno si è rifatto gli occhi questa volta.
- La morte di Lincoln non mi ha colto di sorpresa, tempo fa l’attore è stato arruolato come main character nella nuova serie STARZ “American Gods” diretta da Bryan Fuller. Quindi come era successo per Alycia Debnam-Carey sarebbe arrivata anche la sua dipartita alla fine. Pensate che almeno Ricky Whittle ora ha un grande ruolo in una serie che si prospetta avrà un enorme successo come Fear The Walking Dead, pensate a questo piuttosto che a maledire Rothenberg.
Vi lascio infine il promo della prossima puntata e l’invito a passare dalla pagina di The 100 Italia per ogni aggiornamento su questo fantastico show.